Chiudi Foursquare e apri Liberi di Muoversi

Ciao, è da un pò che non ci sentiamo, quindi arriviamo subito al motivo di questo post:

Seguiamo con attenzione il lancio di un’applicazione chiamata appunto “Liberi di Muoversi” http://www.liberidimuoversi.it/map/  un progetto che unendo applicazioni per Smartphone e condivisione “Social” si propone di “mappare” letteralmente e quindi “segnalare” luoghi di divertimento, ristoranti, edifici della pubblica amministrazione e luoghi all’aperto con evidenti problemi di accessibilità per chi è su una sedia a rotelle.

Ciò che piace di questo progetto è l’idea di “informare” senza necessariamente focalizzarsi sulla “denuncia e l’accusa“. Questi sistemi non funzionano; quanti servizi, articoli e titoloni sui giornali abbiamo visto passare senza poi che vi fosse dato un reale seguito. La rete offre delle opportunità diverse, e le rende più persistenti ed efficaci.

Segnalare invece è ciò che può servire allo scopo. Un atto di civiltà di un cittadino verso un altro, informare che quella barriera impedisce il passaggio ad una carrozzina preventivamente significa far risparmiare tempo e fatica, sia a disabili che a mamme in carrozzina. Spesso infatti sapendo le cose in anticipo ci si organizza, si chiama una amico o si trovano percorsi alternativi. La tecnologia aiuta in questo, ma senza segnalazione sei costretto ad improvvisare.

Abbiamo letto di questa applicazione in questo blog, e ci piace l’idea “dell’evitare incomprensioni” … senza accusare di superficialità o disinteresse ma semplicemente dalla banale osservazione che, come per ogni disagio… basta saperlo e ti organizzi” appunto.

La tecnologia offre oggi l’opportunità di “segnalare” ed “informare” per migliorare le vite di persone che non conosciamo neppure. Chiamatelo Wikipedia, chiamatelo Tripadvisor, chiamatelo ClioMakeUp lo spirito fondante è lo stesso: informare ed aiutare chi fa domande o cerca soluzioni. La stessa applicazione potrebbe assistere chi viaggia evitando sconvenienti “lavori in corso” come chi cerca di evitare strade trafficate. Il principio è lo stesso, ristoranti, alberghi, acquisti online … chi vive un’esperienza la racconta per aiutare chi arriverà.

Ci dicono che Liberi di muoversi nasce da questo, nasce da amici e parenti di persone costrette a  trovare queste sorprese nella loro quotidianità. Una piccola azione per permettere a chi ha viaggiato in carrozzina o a fianco di una carrozzina di condividere con gli altri “l’accessibilità” (o meno) che ha trovato in quel luogo, per poter facilitare, almeno un pò, la vita agli altri.

Ci piace che siano dei Blogger a proporla come puro atto di buon senso e non come un atto di pietà verso chi non l’ha mai chiesta. Tanta gente già utilizza strumenti di geo-localizzazione sui propri telefonini, giocano e segnalano al proprio network per”passione” e lanciano una provocazione che rilanciamo volentieri qui:

E se mettessimo da parte Foursquare per un attimo ed iniziassimo a “segnalare” luoghi di divertimento, ristoranti, edifici della pubblica amministrazione e luoghi all’aperto con evidenti problemi di accessibilità per chi è su una sedia a rotelle?

L’evoluzione “sociale” del Web 2.0  è stata sospinta innanzitutto da un vento di “utilità concreta” e dall’idea di dare valore e fare del bene. Questi sono i valori che anche noi condividiamo.

Sappiamo che ce ne sono altre di iniziative simili altrettanto meritevoli, come http://wheelmap.org/. Progetti di questo genere sono tutti degni di menzione e continueremo a seguire con attenzione questa iniziative.

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la forza dei media social network nel mondo contemporaneo

i media social network sono ormai uno strumento fondamentale x analizzare e diffondere il problema dei disabili,attraverso questi sistemi di comunicazione globale e interplanetaria il problema dell’inserimento dei disabili nella vita quotidiana e nella realta’ del mondo del lavoro dovrebbe essere amplificato e quindi suscettibile maggiormente all’attenzione di tutti; questo e’ cio’ che si prefiggono le associazioni dei disabili,cioe’ che con l’aiuto dei media social network si spera di sensibilizzare di piu’ l’opinione pubblica verso questo grave problema di disagio esistenziale x i poveri disabili portatori di handycap

le ultime vicende politiche nazionali e internazionali non stanno portando significativi cambiamenti e miglioramenti x la categoria dei portatori di handycap purtroppo,x cui si cerca sempre di piu’ di concentrare gli sforzi x ottenere  un interesse maggiore verso questa categoria proprio tramite l’aiuto dei media social network,i quali possono avere il potere di diffondere e pubblicare la gravita’ del problema dei disabili x potere convincere le sfere istituzionali a migiorare la situazione

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CHE VERGOGNA LE BORSE LAVORO DEI DISABILI!

          Ciao a tutti! Visto che è da un pò che non scrive più nessuno nel nostro sito ho deciso di scrivere io! Questa mattina ho ricevuto una lettera dal Comune dove si rende noto che dal mese di settembre il compenso della borsa lavoro sarà di 200 euro! Secondo me è una vera VERGOGNA pagare cosi poco delle persone come noi che ci mettiamo tutto il nostro impegno nel lavoro che facciamo per noi e per gli altri! Ho ragione?
         Visto che volevo avere qualche notizia in più sono andata a vedere in Internet e nei quotidiani degli articoli riferenti a questo fatto e ho trovato un articolo di Giorgio Pagliari del 03/10/2011 nel quale dichiarava questo:
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 Riduzione compenso borsa lavoro socio-terapeutica
Pagliari: “280 euro mensili non sono una retribuzione equa per i disabili”

“In questi giorni, la vita di molte Persone disabili inserite in strutture del Comune di Parma e delle loro Famiglie è stata sconvolta dal ricevimento di una lettera, con la quale il Servizio Politiche per i Disabili ha comunicato la riduzione dei compensi mensili della c.d. Borsa lavoro da Euro 500 circa a Euro 280,00.
Le motivazioni adottate si rifanno alla delibera della Giunta Municipale 30.12.2010 n. 1912 (“Linee organizzative per progetto “Borse lavoro socio-terapeutiche” a favore delle persone disabili”).
Su questa base, nella lettera inviata agli interessati si parla della necessità di “adeguare e regolamentare i compensi in rapporto alle ore settimanali del progetto, per favorire condizioni di maggiore equità alle persone che accedono a queste opportunità di inclusione sociale”.
          Che sia giusto parametrare il compenso alla qualità e alla quantità del lavoro non è contestabile, ma meno che meno è contestabile che Euro 280,00 mensili non possano costituire una retribuzione equa perché assolutamente inidonei a garantire al beneficiario un minimo di autonomia finanziaria ed è evidente che una misura come quella adottata è umiliante per i destinatari e può sortire un effetto opposto a quello cui tende l’istituto della Borsa lavoro socio-terapeutica: un aiuto alle Persone disabili per inserirsi socialmente e per avere stimoli per migliorare la propria condizione.
C’è da augurarsi che questa decisione venga rivista in tempo reale, così da eliminare ogni dubbio in ordine al fatto che questa decisione abbia origine e causa nella mala amministrazione e nella situazione economico-finanziaria del Comune di Parma”!
Articolo 36
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunciarvi.
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           Io in parte sono d’accordo con lui e voi? Anche a voi la lettera dichiara che il compenso della borsa lavoro da settembre sarà di 200 euro invece che 280 euro come dice nell’articolo Pagliari? Secondo me non è giusto che tolgono i soldi a noi che ne abbiamo più bisogno degli altri! Aspetto con ansia vostri commenti!
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Molto bello

https://www.youtube-nocookie.com/v/bwr9nCVqb5I?fs=1&hl=it_IT

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I media social network come contatti col mondo odierno

I media social network ormai sono un tramite fondamentale per i contatti col mondo odierno e coinvolge tutti gli aspetti della vita quotidiana per tutti,soprattutto per i poveri disabili; la loro vita sociale è molto condizionata dai loro handicap e I social network possono costituire un valido supporto per ovviare almeno in parte alle loro difficolta’ che incontrano quotidianamente in tutti gli aspetti della loro esistenza,alleviare sensibilmente le loro sofferenze,dare almeno un bagliore di speranza di un futuro meno obliterante e la parvenza di una vita migliore,senonaltro cercare di tirare a campare alla bellemeglio.

questo e’ un video che parla di disabilita’ e difficolta’ quotidiane per I poveri disabili che incontrano nella vita di tutti i giorni, ma anche di speranze che tutto sia possibile https://www.youtube.com/v/cbstLlLHCDk?fs=1&hl=it_IT

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Vi segnalo WEST Welfare Società e Territorio

Quando parlavamo di cosa dovrebbe fare questo blog erano emerse opinioni diverse. Una delle cose che si era prefisso era comunque quello di informare, segnalare, dare consapevolezza.

Prendo quindi spunto da un articolo intercettato in Twitter (@west_topic3) per segnalarvi un buon sito ove trovare dati statistici a livello Europea su ciò che succede a livello Welfare.

Il sito lo trovate qui: http://www.west-info.eu/it ed ecco tre articoli estratti:

Dis-abili dis-occupati di Corrado Alfano

In Spagna, nel 2008, i disabili in età lavorativa, cioè tra 16 e 64 anni, erano 873mila. Di questi , però, solo il 28% era occupato: meno della metà della media nazionale (66,4%). I dati, resi noti dall’Istituto di statistica INE, mettono in evidenza la drammaticità dell’esclusione sociale e professionale dei diversamente abili iberici. Soprattutto se donne. Visto che il loro tasso di partecipazione al mercato del lavoro non supera il  22%. Se dal quadro generale si passa ad un’analisi più dettagliata della situazione, emerge con chiarezza che per i portatori di handicap il grado d’inclusione lavorativa non è uguale  per tutti ma dipende dal tipo d’invalidità. Infatti, mentre la metà dei ciechi e dei non udenti trova un’occupazione, nel caso dei disabili mentali ci riesce solo uno su dieci.

“La Spesa Sociale” di Roberta Lunghini :

In Italia nel 2009 sono stati destinati alla spesa sociale circa € 175 miliardi. Di questi, € 6,5 miliardi per gli assegni familiari e € 3 miliardi per le indennità di maternità. Una fetta consistente della torta, oltre € 35 miliardi (pari al 2,3% del Pil), è andata alle pensioni di anzianità e di reversibilità . Mentre, più di € 45 miliardi sono stati utilizzati per finanziare il settore della non autosufficienza: pensioni di invalidità, assegni di accompagnamento, sostegno alle persone che si occupano dei disabili (legge 104 e congedo straordinario) e assistenza domiciliare, ospedaliera e residenziale, non solo ai portatori di handicap, ma anche ad anziani, malati terminali e lungodegenti. Questi i dati forniti da una nota del Ministero del welfare, presentata in occasione della 10° conferenza nazionale di statistica dell’Istat.

Assistere i Familiari Disabili non è un Optional di Roberta Lunghini :

In Italia un lavoratore, in base alla legge, ha diritto ad usufruire dei tre giorni mensili di permesso retribuito per assistere un parente disabile solo se i familiari conviventi con la persona non autosufficiente dimostrano che non possono prendersene cura. E’ quanto stabilito dal Consiglio di Stato, che ha rigettato il ricorso avanzato da un impiegato della Direzione regionale dei Vigile del Fuoco della Basilicata, che si era visto negare la richiesta per la fruizione del permesso di assistenza del suocero, residente ad Avellino. Nel caso in questione, infatti, le motivazioni addotte dall’uomo, secondo le quali la figlia convivente con il disabile, non poteva occuparsene per impegni di lavoro, non sono state ritenute sufficienti. I Giudici di Palazzo Spada hanno chiarito che gli obblighi di cura riguardano innanzitutto i figli. Quindi non basta invocare impegni professionali di routine o generici motivi di salute per giustificare l’impedimento di adempiere a questo dovere.

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I social network

E’ sicuramente l’evento sociale più importante del nuovo secolo.

Mentre la mia generazione giocava a muretto con le figurine (ero veramente un campioncino) oggi i ragazzi usano Facebook e tutti gli altri social network una facilità straordinaria.

Antropologicamente parlando è una grande evoluzione, l’attenzione però che bisogna porre è sulla fobia che possono creare. L’astinenza da social network oramai viene curata come una qualsiasi altra droga. Per cui mi sento di dire che l’uso intelligente e limitato è sicuramente la situazione migliore.

Come succerivano i saggi latini “in media stat virtus” cioè la virtù sta nel mezzo.

Voi per cosa li usate nella vostra quotidianità? Gioco? Ricollegarsi? Fare nuove amicizie? Esprimere opinioni? Trovare lavoro?

E dopo il corso “In to the Web” avete cambiato il modo in cui li usate?

Foto: Source

Articolo disponibile anche su http://mistercampa.wordpress.com/2010/11/25/i-social-network/

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E’ Natale – Apriamo i Cuori

Apriamo i Cuori…

Quando penso al Natale mi vengono in mente le luminarie accese, che rendono più calde le giornate fredde e piovose di dicembre.

Vi voglio raccontare una cosa “strana che mi accaduta due settimane fa: Era una mattina come tutte le altre, mi preparavo per andare a fare fisioterapia in un paesino poco distante da dove vivo. Il clima era freddo il cielo era cupo, non volevo proprio andare a fare fisioterapia perché mi sentivo male dentro, avrei voluto stare per conto mio ma poi mi convinsi facendomi accompagnare, arrivata a destinazione entro nella sala di attesa, mi accomodo e aspetto il mio turno.

Mentre stavo lì arrivarono una coppia di coniugi con in braccio un bimbo di due anni si chiamava Emanuel (in ebraico significa Dio con noi), era bellissimo aveva gli occhi castani, capelli castani chiari, il colore della pelle roseo che solo i bimbi piccoli hanno. Questo piccolo tesoro fece di tutto per poter scendere delle braccia dei suoi cari, lo mettono a terra in piedi e iniziò a fare piccoli passi con un’andatura un po’ insicura ma continuò ad andare avanti e indietro tra me e i genitori. Quando arrivava da me mi guardava come se avesse compreso che c’era qualcosa che non andava, aveva gli occhi espressivi che “parlavano” dicendomi: Hey tu! Cosa hai? Perché non mi dici nulla! In effetti lo guadavo in silenzio.

Ad un tratto nel suo esplorare tornò da me come le altre volte si avvicinò il più possibile e con le manine prese un dito della mia mano e lo strinse forte. Capii allora che quella piccola creatura mi stava chiedendo un gesto di affetto, infatti non appena lo accarezzai vidi sul suo volto un sorriso e soddisfatto andò via .Forse avrà pensato: “Finalmente! Si è decisa a farmi una carezza”!

Vi assicuro mi sono sentita male più di prima, poiché un “esserino”mi ha fatto riflettere: Quante volte anche Gesù per mezzo degli altri bussa hai nostri cuori ma noi siamo impegnati a fare altro. Signore fa che li spalanchiamo da potersi colmare della tua Luce. Quello si presentava come un giorno freddo, buio e triste, diventò caldo e luminoso.

Buon Natale
Giosisana

Foto: Source

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Aperitivo ALL INCLUSIVE

MUSICA – DIVERTIMENTO – SOLIDARIETA’

L’Agenzia Politiche a favore dei disabili del Comune di Parma ha organizzato un aperitivo di Natale in favore di TELETHON.
Domenica 19 dicembre ore 18,30 presso il Caffè LETTERARIO
Viale Fratti 20 a Parma
15 EURO a testa tutto compreso, (anche contributo TELETHON)
Siete tutti invitati.

la locandina

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Il pollicino non è un problema solo di Giorgio

Non solo Giorgio si è posto questo quesito, potete trovare una interessante lettera al Direttore sulla Gazzetta di Parma del 15/12/2010. Mi sono permesso di segnalare il link della pagina ringraziando il Sig. Marino Giubellini per aver reso pubblico questo ennesimo disagio.
Dove andremo a finire?

Leggi l’articolo.

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